sabato 1 aprile, 21:00 | Teatro Comunale di Vicenza - Sala del Ridotto |
Il danzatore tunisino Hamdi Dridi porta in scena un poetico e commovente assolo che racconta la storia di suo padre e che cerca di rievocare, attraverso il suo corpo, quello del genitore. «Ballo un dolore con calma, trasformando un tumore in un poema» afferma il coreografo. Il solo diviene presto un duo, quello tra due corpi, tra cielo e terra, per accettare il dolore scaturito dalla perdita e prepararsi a un nuovo possibile incontro.
Danzatore tunisino, Hamdi Dridi inizia la sua formazione a Tunisi presso la compagnia Sybel Ballet Théâtre sotto la direzione di Syhem Belkhodja. Prosegue i suoi studi con Maguy Marin nel 2010 e presso il CNDC di Angers nel 2013. Sensibile alla musicalità vocale, il testo narrato prende un posto di rilievo nella sua ricerca, attraverso la quale emerge il tentativo di controllare il corpo per sviluppare una qualità di resistenza fra il movimento e la scena. Oggi Dridi sta perfezionando il suo lavoro coreografico con un Master presso l’Institut Chorégraphique International ICI-CCN di Montpellier (2015-2017), continuando a esibirsi sulla scena francese, magrebina e in altri contesti internazionali.
coreografia e interpretazione | Hamdi Dridi |
in collaborazione con | David Millemann (compositore presso il Pont Superieur di Rennes/Dipartimento musica), Marine Oger e Jean-Charles Bessonneau (Club photo d’Angers) |
immagine | Maxime Avon |
con il sostegno di | CNDC d’Angers, Hafiz Dhaou/Chatha Compagny, William Petit/Fabrik Nomade Company Gianni Joseph, Seifeddine Manai/Brotha di Another Motha Compagny |
Durata: 35 minuti