La seconda riflessione contemporanea dell'omonima rassegna ci porta nel mondo degli strumenti a fiato. Un mondo fatto di soffi, di aria e di vento. Un mondo concreto e impalpabile allo stesso tempo. Forse è per questa duplicità che il quintetto di fiati (flauto, oboe, clarinetto corno e fagotto) è di volta in volta capace di evocare la natura, la voce umana, ma anche di raccontare storie e muovere alla danza.
Le guide di questo percorso sono Alessandro Solbiati e Francesco Erle due voci tra loro diverse nel panorama contemporaneo, ma significativamente unite dal rigore e dalla nettezza della loro poetica.
mercoledì 7 dicembre, 20:45 | Sala del Ridotto |
Ottorino Respighi (1879-1936)
Gli Uccelli (elaborazione di Alberto Schiavo)
Preludio. Da Bernardo Pasquini (1637-1710)
La colomba. Da Jacques de Gallot (?-1685 c.a.)
La gallina. Da Jean Philippe Rameau (1683-1764)
Il cucù. Da Bernardo Pasquini
Alessandro Solbiati (1956)
Der Wind spielt (2002). Due Movimenti per quintetto di fiati
Andantino affettuoso
Misterioso
Edvard Grieg (1843-1907)
Suite n. 1 op. 46 da Peer Gynt
Il mattino
La danza di Anitra
Nell'atro del re della montagna
Igor Stravinskij (1882-1971)
Eight instrumental miniatures (trascrizione di Luigi Marasca)
Andantino
Vivace
Lento
Allegretto
Moderato alla breve
Tempo di marcia
Larghetto
Tempo di Tango
Francesco Erle (1962)
Rime armoniche, per cinque fiati (2008)
elaborazione per quintetto di fiati dal libro primo e secondo di Carlo Gesualdo