sabato 14 marzo, 20:45 | Sala del Ridotto | Acquista bigliettoAcquista |
RAVE.L è lo spettacolo di uno spazio senza tempo.
Un progetto cullato con passione dopo un lungo periodo di studio e di lavoro intorno a un allestimento visionario, dinamico e strettamente legato al potere evocativo della musica di Ravel.
Il Rave di Ravel incontra la danza che, tra volo e abisso, accorda evanescenza e inquietudine, alienazione e acume.
La voce del corpo si affranca e si libera dal peso; il peso di dover dire, di spiegare e che permette il vivere sospeso tra umano e sovrumano.
La danza e la musica tracciano la strada del viaggio fisico e mentale, come metafora di una vita ritmata da continui processi di ricerca e di liberazione attraverso percorsi di sovversione.
La tessitura ritmica è affidata a una partitura coreografica che resiste alla rarefazione musicale e trova il suo senso nello stato profondo neurobiologico del flow. Un presente che resta presente, supera il tempo Kronos e vive in quello trascendente ed eterno, capace di far emergere la profondità delle cose nascoste nella loro superficie.
Attraverso il rito del rave indaghiamo la dimensione caotica dell’universo e come possa diventare nuovamente possibile un approccio istintivo all’esistenza.
Un’estetica della corporeità ebbra e sfrenata accompagna l’evasione dalle coordinate spazio-temporali coartate dalla società post-moderna.
La ricerca disvela nell’essenza dell’estemporaneità l’effimero, l’edonismo, il piacere puro grazie alla centralità di quell’atto semplice, piacevole e universale che è la danza. La centralità del corpo e del piacere sensuale amplificati da stati alterati per un rapimento estatico.
Tattilità e prossemica costituiscono la base della riflessione e dell’indagine coreografica. Una ricerca che intende indagare la percezione del movimento nel tempo e la sua memoria, inseguendo quell’illusione di fruizione in tempo reale di un presente che appartiene solo ad un tempo già passato.
Un lavoro che porta la sua attenzione sulla traccia, sulla memoria, sul ricordo di un movimento.
La progressiva adorazione del presente sensuale, dionisiaco, romantico e al contempo tragico. Un tempo vissuto nell’Aion.
coreografie di | Virginia Spallarossa |
regia | GillesToutevoix |
luci | Giacomo Gorini |
con | Vittoria Franchina, Giuseppe Morello e Rafael Candela |
musica | Maurice Ravel |
costumi | Mirella Salvischiani |
con il sostegno di | MIC |
Durata: 50 minuti
Francesco Marilungo
Prima regionale
Compagnia Virgilio Sieni
Andrea Costanzo Martini