"Touch base - Tenir le Temps - Rooster" del Ballet Junior de Genève al TCVI il 12 marzo 2025!
Danza

Touch base - Tenir le Temps - Rooster

Ballet Junior de Genève
Prima ed esclusiva regionale
Programma

TOUCH BASE
coreografia e scelta musicale Marne Van Opstal
coreografia rimontata da Chloé Albaret
musica Johann Sebastian Bach
luci Loes Schakenbos & Arnaud Viala
costumi Marion Schmid
assistente alla coreografia Alma Munteanu
durata 17 ’
brano creato nell’agosto 2019 in occasione del Summer Intensive al Nederlands Dans Theater. Ingresso nel repertorio di Junior Ballet Genève nel dicembre 2024


TENIR LE TEMPS
coreografia Rachid Ouramdane,rimontata da Alma Munteanu
assistente al coreografo Sebastien Ledig
luci Stéphane Graillot
musica Jean-Baptiste Julien
costumi La Bourrée
durata 19’


ROOSTER
coreografia Barak Marshall
assistente Osnat Kelner
musiche: collage a cura di Barak Marshall e Giori Politi
durata 25’

INCONTRO CON LA DANZA
Prima dello spettacolo, alle ore 20.00, nella Sala del Ridotto, condotto da Stefano Tomassini, critico di danza e docente di Studi coreografici e di danza all’Università IUAV di Venezia. Lo studioso presenterà al pubblico la compagine giovanile della celebre formazione svizzera che unisce lo spirito e l’energia dei migliori giovani danzatori all’abilità e alla creatività di docenti esperti e celebri coreografi internazionali; l’incontro affronterà anche i percorsi autoriali dei tre autori e dei loro linguaggi coreografici e sonori.

Spettacoli

mercoledì 12 marzo, 20:45Sala Maggiore

Arrivano per la prima volta al Teatro Comunale di Vicenza i giovanissimi del Ballet Junior de Genève. La compagnia svizzera, costola dell’omonima scuola di danza Ecole de Danse de Genève, forma da oltre 40 anni nuove generazioni di interpreti esponendoli al lavoro di affermati coreografi. Fondata nel 1980 da Beatriz Consuelo, il BJG ha come obiettivo quello di permettere ai suoi migliori allievi di sviluppare il proprio senso artistico attraverso l’esperienza in palcoscenico. Nel 1999 Patrice Delay e Sean Wood assumono la direzione dell’Ecole de Danse, e quindi della compagnia. Aprono la scuola anche agli adulti, con un corso pre-professionale che ora offre una stagione a tempo pieno per gli studenti, nonché un numero sempre maggiore di scambi con altre compagnie professionali in Svizzera e all’estero. Dal 2005 hanno ulteriormente intensificato le sinergie per ampliare il repertorio contemporaneo del BJG, aggiungendo creazioni di Lucinda Childs, Olivier Dubois, Sidi Larbi Cherkaoui, Sasha Waltz, Marcos Morau e Alessandro Sciarroni. Delay e Wood hanno recentemente annunciato che questa 2024-2025 sarà la loro ultima stagione, lasciando aperta la scelta della nuova direzione artistica. Quindi è ancora con più interesse e attenzione che si potrà ammirare il programma della serata: un trittico che vedrà in scena ventiquattro danzatori tra i 19 e i 24 anni.

Si inizia con Touch base (2019) di Marne Van Opstal, coreografia entrata nel repertorio della compagnia nel dicembre 2024. Una breve meditazione sugli slanci, il desiderio di connessione e il momento presente; come il suo titolo che, nell'espressione inglese, evoca sia la concertazione che il contatto. Nato durante un workshop estivo del Nederlands Dans Theater, questo lavoro attinge alla brevità del periodo creativo per evocare il bisogno umano di connettersi, creare o incontrare qualcosa di nuovo, per poi concludere con l'astrazione di un ricordo.

Segue un pezzo di Rachid Ouramdane, Tenir le temps, entrato in repertorio nel 2019. “Tenere il tempo”: chi tiene il controllo su una società che corre a svariate velocità? «Per questo brano ho immaginato di sottoporre gli interpreti a un meccanismo che li superasse, fatto di azioni ritmiche, movimenti a domino e reazioni a catena». La partitura del compositore Jean-Baptiste Julien risponde alla scrittura del coreografo con l’arte della ripetizione, del canone e del leitmotiv. Un momento di danza intenso che tiene il pubblico sospeso con il suo movimento continuo, i vuoti e i pieni, la tensione e l’abbandono.
Si torna infine al 2009 con Rooster di Barak Marshall, basato sul racconto dello scrittore ebraico Isaac Leib Peretz, Bontshe il Silenzioso, un uomo che viene processato nell’aldilà per non essersi mai ribellato alle continue ingiustizie subite in terra. Partendo da questo racconto, Barak Marshall crea un lavoro di teatro-danza, triste e divertente, attraverso seducenti istantanee color seppia che raccontano le tappe fondamentali di una vita passata, in un turbine tenero, leggero e incantevole.

direzione artisticaPatrice Delay, Sean Wood

 

Durata: 90 minuti (con un intervallo)

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