Lost in this (un)stable life + Lost in my (28) days - Nicolas Grimaldi Capitello a Danza in Rete Festival 2020
Danza in Rete OFF

Lost in this (un)stable life + Lost in my (28) days

A seguito dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 lo spettacolo è stato annullato.

A seguito dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 lo spettacolo è stato annullato.
È possibile richiedere il rimborso - tramite voucher da utilizzare entro 18 mesi dalla data di emissione - entro e non oltre il 2 giugno 2020.
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Lost in thin (un)stable life prima regionale
Lost in my (28) days anteprima nazionale e coproduzione del Festival

Spettacoli

sabato 16 maggio, 20:00Sala del Ridotto

Lost in this (un)stable life

prima regionale

produzione Körper
co-produzione Cornelia
residenze Camere d’Aria; L’asilo
performers Nicolas Grimaldi Capitello e Francesco Russo
disegno luci Nyko Piscopo
musiche inedite Sika
video Pietro Di Francesco
foto Federica Capo
Spettacolo selezionato per la Vetrina della giovane danza d’autore - Anticorpi XL 2019

Lo spettacolo contiene scene di nudo

Lost in this (un) stable life è il primo duetto del progetto “LOST”.Un progetto fisico installativo che attraverso il concetto di famiglia vuole tessere una drammaturgia finale con altri due duetti. L’arte di non arrabbiarsi mai è il titolo del progetto principale nato dalla volontà di indagare nell’ambiente familiare che è sempre messo in discussione dalla nostra rabbia che liberiamo maggiormente in questo contesto, ma dove risiede la vera arte. La parola “lost” la ritroveremo in tutti I duetti, ognuno per ragioni diversi, il primo dato da un rapporto in un continuo senso di instabilità e lotta.

Un assolo a due corpi che si muovono in uno spazio circoscritto: una piscina. Essi sono l’uno di fronte all’altro in un equilibrio stabile compromesso improvvisamente da elementi interni ed esterni allo spazio performativo. Tutta l’azione scenica può essere intesa come una continua inversione di ruoli, invasione di spazi, capovolgimento di condizioni, per far comprendere quanto tutto sia precario e come gli uomini siano molto diversi o addirittura uguali se immersi in situazioni identiche.


Lost in my (28) days

anteprima nazionale e coproduzione del Festival

produzione Cornelia
co-produzione Fondazione Teatro Comunale di Vicenza/Festival Danza in Rete 2020
residenze MU.D Teatri Associati di Napoli; Camere d’aria
performers Eleonora Greco e Nicolas Grimaldi Capitello
disegno luci NykoPiscopo
musiche inedite Sika
foto Sabrina Cirillo

Quante cose ti potrebbero succedere in 28 giorni? Un ciclo irregolare di nascita, vita e morte scandisce il tempo della pièce, e le due figure una attempata ed una vigorosa, che vengono messe a confronto facendo emergere similitudini e diversità e seppur contrastanti, diventano indispensabili poiché ognuna necessita della virtù che risiede nell’altra. Se in “Lost in this (un)stable life” vediamo la forza di due uomini che rimanda ad un rapporto binario tra amici, amanti, fratelli o altro, In questo secondo capitolo, attraverso l’uso del trasformismo e dei ricordi tramandatoci, si vuole analizzare il rapporto tra due donne, dando valore al tema del ricordo come impronta da conservare viva e di cui prendersi cura.

“Il ricordo è reliquia,
il ricordo è antico,
il ricordo vive nel tempo.”

NICOLAS GRIMALDI CAPITELLO, Napoli classe ’93. Si diploma come danzatore presso l’I.D.A. Ballet Academy e segue il corso “DanzAutore Contemporaneo” riconosciuto dalla Regione Emilia Romagna. Dal 2019 fonda ed è socio dell’associazione di performing arts “CORNELIA”. In Belgio lavora con la compagnia Ultima Vez di Wim Vandekeybus nella produzione “What the body does not remember”. A Napoli, collabora con le compagnie Interno 5, Movimento Danza e Körper, prendendo parte a diverse produzioni e progetti tra cui: “Extract from nowhere” di Dimitris Papaioannou per il Ravello Festival e “In Dialogue with Bob” di Olivier Dubois, per il museo Madre di Napoli. Lavora con la compagnia Abbondanza/Bertoni, nella produzione di “Erectus” e per TIR Danza nella produzione “Deserto Digitale di Nicola Galli. Tiene suoi workshop in Italia e all’estero in importanti strutture quali Collettivo Noh bords in Messico, Shaanxi Normal University in Cina. Lavora a Bologna al progetto “Coincidenze Extraurbane”, per rivendicare gli spazi inutilizzati della città. In qualità di coreografo, porta in scena “TRES”, “Danza Paloma”, “Lost in this (un)stable life” e “Kurup” partecipando a numerosi festival e rassegne: Piccolo Bellini di Napoli, Teatro Nuovo di Napoli, “Camere d’aria”, “Ammutinamenti-Anticorpi XL”, “Corinaldo Festival di Danza Urbana”.Si occupa della direzione artistica della rassegna “Pausa Palco” al Teatro Ateneo di Casoria e degli Happening che si tengono al CAM – Casoria Contemporary Art Museum.

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