domenica 21 maggio, 18:00 | Palcoscenico Sala Maggiore |
domenica 21 maggio, 20:00 | Palcoscenico Sala Maggiore |
L’Io solubile. Relazioni liquide è la restituzione del laboratorio teatrale, condotto dall’attrice Anna Zago e dal danzatore e coreografo Thierry Parmentier, che propone una riflessione sulla necessità dell’acqua per la vita umana e del pianeta. L’azione performativa è il risultato di due sessioni intensive in cui i partecipanti, venti spettatori dai 16 anni in su, sperimentano le caratteristiche e le forme dell’acqua e le traducono nei linguaggi della danza e del teatro.
COME PARTECIPARE
Il laboratorio è gratuito e aperto a tutti (amatori e non professionisti dai 16 anni in su), fino ad un massimo di 20 partecipanti.
Per partecipare è necessario compilare il form online entro il 6 aprile 2023. Saranno accettate le prime 20 candidature in ordine di arrivo.
La liberatoria compilata e firmata, dovrà essere consegnata in originale, ai referenti del Teatro Comunale di Vicenza, in occasione del primo incontro.
-----------------------------------------------------------------------------
CALENDARIO DEGLI INCONTRI al Teatro Comunale
I weekend
- sabato 29 aprile dalle 10.00 alle 13.00 con Anna Zago
- domenica 30 aprile dalle 14.00 alle 17.00 con Thierry Parmentier
II weekend
- sabato 13 maggio dalle 14.00 alle 18.00 con Anna Zago e Thierry Parmentier
- domenica 14 maggio dalle 10 alle 13.00 e dalle 14 alle 17.00 con Anna Zago e Thierry Parmentier
Restituzione del laboratorio
- domenica 21 maggio ore 20.00 - Palco della Sala Maggiore
-------------------------------------------------------------------------------
DESCRIZIONE DEL LABORATORIO
L’elemento acqua ha influenzato l’evolversi del pensiero umano, soprattutto in relazione alla coscienza introspettiva. Perché l’acqua non è solo un ingrediente prezioso per la nostra esistenza, ma nel corso della storia essa ha assunto un significato profondamente simbolico e diventando fonte d’ispirazione per l’arte e la filosofia.Lo sguardo dei primi pensatori si rivolge infatti verso il mare: nell’acqua essi cercano le prime risposte. Ma l’acqua ed il mare sono stati anche metafora degli smarrimenti della ragione quando abbandona il terreno dell’esperienza, come evidenziato nei miti e nelle tradizioni. Parlando del carattere “liquido” nell’esistenza contemporanea, Bauman afferma che la società moderna non è in grado di conservare la propria forma o di tenersi in rotta a lungo, così come l’acqua che scorre non è mai la stessa. E così anche le relazioni diventano liquide e vanno diluite per risultare sopportabili. Ma quando contempliamo una grande distesa d’acqua e restiamo in ascolto del ritmo ipnotico delle onde proviamo una sensazione di scioglimento, come se l’acqua ingoiasse il nostro ego e ci mostrasse l’anima, così il nostro io si fa solubile, capace di trasformarsi un un’altra sostanza. Molto più interessante che limitarsi a riflettere la propria immagine. Partendo da queste considerazioni e dalle radici umide del mito nasce il laboratorio teatrale coreutico “L'io solubile - Relazioni liquide” guidato da Thierry Parmentier e Anna Zago.