Anna Andreevna, sua moglie Silvia Paoli Mar’ja Antonovna, sua figlia Eleonora Panizzo Luka Lukič, ispettore scolastico - commissario di polizia – mercante Fabrizio Matteini Ammos Fёdorovič, il giudice - mercante Alberto Fasoli Artemij Filippovič, sovrintendente alle opere pie - mercante Michele Maccagno Ivan Kuz'mič, ufficiale postale - servitore - mercante Giacomo Rossetto Pëtr Ivanovič Dobčinskij Luca Altavilla Pëtr Ivanovič Bobčinskij Emanuele Fortunati Ivan Aleksandrovič Chlestakov Stefano Scandaletti Osip - moglie ispettore scolastico Pietro Pilla
regia Damiano Michieletto scene Paolo Fantin costumi Carla Teti disegno luci Alessandro Carletti
Spettacoli
sabato 21 febbraio, 20:45
Sala Maggiore
domenica 22 febbraio, 20:45
Sala Maggiore
Dopo "Il ventaglio" di Goldoni, questo classico della tragicommedia, messo in scena da Damiano Michieletto, è un’intramontabile caricatura delle autorità locali e della burocrazia corrotta, con le sue piccole ruberie e i suoi grandi vizi che sembrano ancor oggi connaturate all’esercizio del potere politico.
In una cittadina della sterminata campagna russa, popolata da personaggi corrotti, profittatori, affaristi e sfruttatori, si sparge la notizia dell’arrivo di un ispettore generale. Tutti sono in fermento e impauriti. Figurarsi quando si crede che l'ispettore sia già arrivato, in incognito. In realtà quello che è creduto l’ispettore è un giovinastro squattrinato che capisce subito quali benefici può trarre dalla situazione e ovviamente ne approfitta.