Servo per due
Prosa

Servo per due

liberamente tratto da "Il servitore di due padroni" di Carlo Goldoni
adattamento teatrale di Pierfrancesco Favino, Paolo Sassanelli, Marit Nissen, Simonetta Solder
regia di Pierfrancesco Favino e Paolo Sassanelli

tratto da Il servitore di due padroni di Carlo Goldoni
tradotto e adattato da Pierfrancesco Favino - Paolo Sassanelli - Marit Nissen - Simonetta Solder

con il  Gruppo DANNY ROSE

personaggi e interpreti
Altero/Bartolo    BRUNO ARMANDO
Zaira    ANNA FERZETTI
Livio    GIAMPIERO JUDICA
Bartolo/Altero    DIEGO RIBON
Clarice    ELEONORA RUSSO
Amerigo    LUCIANO SCARPA
Pippo    PIERFRANCESCO FAVINO
Rocco/Rachele    FABRIZIA SACCHI
Tassista – Barista - Guardia    GIANLUCA BAZZOLI
Ludovico    PIETRO RAGUSA
Gennaro    ROBERTO ZIBETTI
Alfredo    UGO DIGHERO
La Iolanda MARIT NISSEN
LUCA PIROZZI, chitarra, voce e banjo
LUCA GIACOMELLI chitarra e voce
RAFFAELE TONINELLI, contrabbasso e voce
EMANUELE PELLEGRINI - batteria, percussioni e voce

scene LUIGI FERRIGNO
costumi ALESSANDRO LAI
luci CESARE ACCETTA
coreografie FABRIZIO ANGELINI
canto GABRIELE FOSCHI
elaborazioni musicali MUSICA DA RIPOSTIGLIO

Le parole della canzone "Tomorrow looks good from here" sono di Richard Bean e Grant Olding

regia PIERFRANCESCO FAVINO e PAOLO SASSANELLI

Spettacoli

sabato 16 novembre, 20:45Sala Maggiore
domenica 17 novembre, 20:45Sala Maggiore

TRAMA
Negli anni Trenta a Rimini, Pippo, il nostro moderno Arlecchino ha appena perso il lavoro e si ritrova depresso, senza soldi e senza la possibilità di poter mangiare. Essendo ossessionato dal cibo è disperato, comincia a cercare un nuovo mestiere e dopo vari tentativi accetta di lavorare contemporaneamente alle dipendenze di due diversi padroni, trovando così il modo di raddoppiare il suo salario e i suoi pasti. Uno è Rocco, un piccolo malvivente del Nord, ora a Rimini per riscuotere una notevole somma, dopo aver concluso un affare con Bartolo, padre della sua fidanzata Clarice; l’altro è Lodovico, anch’egli noto malfattore. Essere al servizio di due padroni, significherà per Pippo avere anche un doppio carico di lavoro; dovrà ricordare quali ordini e da chi gli verranno impartiti. Dopo un po’ di tempo, frequentando le due case, Pippo scoprirà che in realtà “Rocco”, sotto mentite spoglie, non è altro che la sua sorella gemella: Rachele. Il vero Rocco, infatti, è stato ucciso dal fidanzato di Rachele, Lodovico (l’altro suo padrone). Destino vuole che questi, ricercato dalla polizia, sia nascosto a Rimini e stia aspettando di riunirsi a Rachele. Pippo, quindi, dovrà evitare che i suoi due padroni si incontrino, al fine di scongiurare che ognuno di loro capisca che sta lavorando anche per qualcun altro…

SERVO PER DUE ……. WORK IN PROGRESS
Gli attori del gruppo Danny Rose hanno partecipato ai seguenti laboratori: Acrobatica condotto da Massimiliano Dezi, docente con esperienza trentennale specializzato nell’insegnamento per attori, danzatori, amatori ed atleti; Utilizzo della maschera con il Maestro Fabio Mangolini, pluripremiato e con esperienze di livello internazionale; Il Clown nella commedia dell’arte con Leris Colombaioni, ultimo discendente di una delle più antiche famiglie italiane di tradizione clownesca che collabora da oltre 50 anni con prestigiosi cineasti e produttori di film a livello mondiale. Canto a cura del Maestro Gabriele Foschi esperto di canto corale.
Sono poi seguiti i laboratori di Movimenti e gesti coreografici a cura di Fabrizio Angelini e di Analisi del testo a cura di Pierfrancesco Favino e Paolo Sassanelli i quali, insieme a Marit Nissen e Simonetta Solder, hanno effettuato il lavoro di traduzione ed adattamento dell’opera originale di Richard Bean (ONE MAN, TWO GUVNORS) liberamente tratto dall’intramontabile opera di Carlo Goldoni.

A proposito del Gruppo DANNY ROSE

“Il teatro che oggi sopravvive è il teatro dei pochi per pochi. Il teatro che abbiamo intenzione di fare noi è un teatro che avvicini il pubblico al suo spirito più autentico, la vita. Vogliamo un teatro che consideri lo spettatore parte del processo creativo. In breve, il nostro vuole essere un teatro popolare interpretato da attori che hanno deciso di abbandonare le logiche delle produzioni tradizionali, per proporsi come compagnia allargata di repertorio: REP".

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