INCONTRO CON LA DANZA
Prima dello spettacolo, alle ore 20.00, nella Sala del Ridotto, condotto da Franco Bolletta, responsabile artistico e organizzativo delle attività di Danza della Fondazione Teatro la Fenice.
giovedì 18 aprile, 20:45 | Sala Maggiore |
Eros, Agapè, Dilectio, Caritas… Tutti questi nomi si trovano uniti in uno solo nel corpus agostiniano. Si tratta di amore in senso lato.
In Sol Invictus di Hervé Koubi, si tratta ancora di riunire, di costruire, di ballare insieme. Se la linea di fuga rimane nella scia della dolce sequenza orientalista di Ce que le jour doit à la nuit, della “violenza” de Les Nuits barbares e del volo ballettomane di Odyssey, dei cambiamenti si fanno strada sottilmente.
Infatti, la Compagnia ora conta ballerini, francesi, italiani, brasiliani, svizzeri, americani, taiwanesi oltre a quelli, tunisini, marocchini e algerini, ma anche danzatrici. Il gesto è ancora "terreno", ma meno marziale, lo stile è aereo. Hervé Koubi, infatti, desidera tessere un'opera di danza più raffinata, assecondando le molteplici personalità del nuovo gruppo di danzatori.
Oggi Koubi vuole andare oltre e lasciarsi alle spalle il tema delle origini. Il suo desiderio è quello di dare ciò che rimane dopo il processo fisico di sublimazione. E quel che resta, quando tutto è dimenticato, quando tutto è perdonato, quando “la messa è finita”, quando tutto è la danza.
"Sol Invictus ovvero come prendersi gioco della morte danzando.
Celebrare, attraverso la danza, questa energia vitale che dobbiamo trovare dentro di noi per affrontare le nostre paure, per affrontare noi stessi.
Desidero riscoprire attraverso ‘incontri danzati’ questa unione di popoli e culture al di là di ogni considerazione di appartenenza etnica, culturale o religiosa. La danza riunisce e unisce. La danza va oltre i confini umani e geografici, va oltre i confini dei codici del balletto e della danza contemporanea e urbana.
Sol Invictus è un’opera generosa, con l’energia vitale dei miei ballerini, uomini e donne, provenienti da Francia, Europa, Brasile, Asia, Nord Africa, Stati Uniti, su una creazione musicale di Mikael Karlsson e Maxime Bodson, e opere del repertorio di Steve Reich e Beethoven.”
Hervé Koubi
coreografia | Hervé Koubi |
assistente alla coreografia | Fayçal Hamlat |
musica | Mikael Karlsson, Maxime Bodson, Ludwig Van Beethonen, Steve Reich |
interpreti | Bazzucchi Francesca, Meherhera Nadjib, Mij Em Houssni, Bashirov Ilnur, Krupa Pavel, El Kanfoudi Youssef, Freitas Fernandes Elder, Kuznetsov Denys, Pinheiro De Queiroz Ediomar, Hsu Hsuan-Hung, Oubbajaddi Ismail, Benr Guibi Badr, Farias Dasilva Mauricio, Chernykh Denys, Ferradj I Abdelghani, Da Silveira Lima Samuel, Steiner Karn, Sobral Dos Santos Allan |
disegno luci | Lionel Buzonie |
costumi | Guillaume Gabriel |
consulente artistico | Bérengère Alfort |
produzione | Compagnie Hervé Koubi |
coproduzione | Ballets de Monté-Carlo - direction Jean-Christophe Maillot, Le GRRRANIT - Scène Nationale de Belfort, La Barcarolle - Scène conventionnée de Saint-Omer, L’Empreinte - Scène Nationale Brive–Tulle /Centre Chorégraphique National de Biarritz - Thierry Malandain, BCMO Pole chorégraphique de Calais, Théâtre de Grasse - Scène conventionnée d’intéreêt National, Ville de Cannes |
con il sostegno di | L’Esplanade du Lac de Divonne-les bains, Conservatoire de Calais, Le Channel Scène Nationale de Calais |
Durata: 1 ora e 15 minuti (senza intervallo)