Marie - Antoinette
Spettacoli

Marie - Antoinette

A seguito dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 lo spettacolo è stato annullato.  

A seguito dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 lo spettacolo è stato annullato.
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Shows

Saturday 4 April, 20:45Sala Maggiore
Sunday 5 April, 18:00Sala Maggiore

Considerata il genio del male a corte nonché responsabile di tutte le sue sfortune, Marie-Antoinette senza la sua temerarietà, le sue reticenze al suo ruolo di Regina, senza il Trianon, le sue favorite, la sua civetteria, i suoi diamanti, i racconti e le caricature sulla Corte amplificati dagli opuscoli, senza la Rivoluzione e la credenza che il sangue versato fosse un contributo al progresso avrebbe sicuramente continuato la sua vita frivola e non sarebbe morta torturata. Perché una Regina adorata da un popolo ne ha perso l’affetto al punto di morire per l’odio dello stesso? Perché colei che incarnava il simbolo del potere sovrano ha inconsapevolmente collaborato a provocarne la caduta? Un balletto non può rispondere a queste complesse domande e , in tutta onestà , trascrivere con il linguaggio del movimento la storia della sfortunata austrica è un esercizio pericoloso con l’aggiunta degli ordinari vincoli legati alla musica, le scene, i costumi, il numero dei danzatori. Ma, dai tempi di André Gide, sappiamo che «l’ arte nasce dalla sottrazione» . Tuttavia, per sbarazzarsene a volte si è costretti ad intraprendere un percorso restrittivo. Per questo nell’incapacità materiale di tracciare l’intero percorso di Marie-Antoinette, abbiamo deciso di limitare l’azione e l’orizzonte del balletto al periodo di Versailles. In altre parole, da una serata all’altra, dalla sua prima apparizione sulla scena dell’Opéra Royal fino al suo ritiro da una commedia della quale era diventata “la stella sfortunata”.

Thierry Malandain
Autore di oltre 80 coreografie, Thierry Malandain continua a creare un repertorio coerente, profondamente legato al « balletto » dove la priorità è data al corpo danzante, alla sua potenza, alla virtuosità ,alla sua umanità e sensualità. La sua ricerca del gusto e dell’estetica porta ad uno stile atemporale e sobrio. Questo può essere tanto serio quanto impertinente ed attinge la sua ricchezza sia nella storia che in una visione rinnovata della danza accademica. I suoi danzatori provengono da una formazione classica che attraverso il lavoro con il coreografo rendono attuale. «La mia cultura è quella del balletto classico e senza alcun complesso ve ne resto legato. Perché pur riconoscendo che i codici artistici e sociali sono di un’altra epoca , penso che questa materia ereditata da quattro secoli di storia doni ai danzatori risorse e materiale inestimabile. Allora mi diverto diventando classico per qualcuno, contemporaneo per altri , alla ricerca semplicemente della danza che amo. Una danza che non lasci solo la traccia del piacere , ma che si riallacci anche all’essenza del sacro come risposta alle difficoltà dell’essere».

musicaJoseph Haydn, Christoph Willibald Gluck
coreografiaThierry Malandain
scene e costumiJorge Gallardo
ideazione luciFrançois Menou
realizzazione costumiVéronique Murat
assistente Charlotte Margnoux
creazione ambiente sonoroNicolas Dupéroir
realizzazione sceneFrédéric Vadé
realizzazione attrezzeriaAnnie Onchalo
realizzazione parruccheCharlotte Margnoux
Maîtres de BalletFrançoise Dubuc & Richard Coudray
danzatori Giuditta Banchetti, Raphaël Canet, Mickaël Conte, Jeshua Costa, Clémence Chevillotte, Frederik Deberdt, Romain Di Fazio, Clara Forgues, Loan Frantz, Michaël Garcia, Irma Hoffren, Miyuki Kanei, Hugo Layer, Guillaume Lillo, Claire Lonchampt, Nuria López Cortés, Arnaud Mahouy, Alessia Peschiulli, Ismael Turel Yagüe, Patricia Velazquez, Allegra Vianello, Laurine Viel

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