venerdì 11 ottobre, 18:30 | Basilica Palladiana |
Una creazione coreografica in forma di rituale danzato, che celebra il moto di un mondo inesplorato. Una storia notturna espressione di sostegno vicendevole, dono perpetuo, comunione universale e celeste.
Un percorso ideale tra Occidente e Oriente che si ispira ai rituali indigeni dell’America del Sud, ai simboli del teatro Nō giapponese e all’ossessiva, per certi versi mistica ed eccentrica ricerca musicale del compositore Giacinto Scelsi intorno all’idea sferica del suono. Una figura sciamanica finemente adornata per condurre una cerimonia magica e senza tempo. Il suo movimento e i lineamenti del suo volto custodiscono e offrono al nostro sguardo il rituale di una possibile tradizione altra, agito all’interno di un confine circolare che delimita uno spazio ancora attribuibile al sacro e che raccoglie l’esito di una convivenza armonica tra habitat naturale e azione umana.
Di fronte a questo linguaggio fisico siamo invitati a decifrare i “geroglifici” di questa figura selvatica; siamo ospiti chiamati a un esercizio di superamento del confine di ciò che conosciamo, scoprendoci stranieri tra gli stranieri. Accogliere un mondo nuovo e aprirci a un sistema ignoto significa entrare in contatto con la poesia di segni muti e opachi, sia che appartengano al mondo animale, al mondo vegetale o a una qualsiasi cultura alternativa. Accettando la messa in discussione di qualcosa di sé e ritrovando la propria umanità nel riflesso dell’incontro.
Nicola Galli (1990) si occupa di ricerca corporea ed è coreografo, danzatore, light e costume designer. La sua ricerca si declina in azioni e dispositivi che spaziano dalla coreografia alla performance, dall’installazione all’ideazione grafico-visiva. Il suo lavoro abbraccia un orizzonte scenico trasversale, nel quale il corpo diviene il centro irradiante di un discorso artistico che si sostanzia in una sensibilità scenica votata all’esplorazione del movimento come panorama ibrido di saperi. Dal 2010 sviluppa un’indagine coreografica incentrata sul profondo rapporto tra uomo e natura e sull’analisi delle nozioni di stratificazione e paesaggio. Dal 2014 è artista sostenuto dall’organismo di produzione TIR Danza. Nel 2018 vince il Premio Equilibrio Fondazione Musica per Roma e il premio Danza&Danza come miglior coreografo emergente.
Le sue creazioni sono state presentate in: Egitto, Francia, Germania, Giappone, Italia, Olanda, Perù, Svizzera e tramite live streaming in Corea del Sud.
coreografia, interprete, maschera | Nicola Galli |
produzione | TIR Danza, stereopsis |
coproduzione | MARCHE TEATRO /Inteatro Festival, Oriente Occidente |
residenze artistiche | DID Studio /Ariella Vidach, Centro di Residenza della Toscana (Armunia – CapoTrave / Kilowatt), Oriente Occidente Studio_Passo Nord |
con il supporto di | Rete Almagià |
Durata: 30 minuti