Olimpico Jazz Contest. Finale | Trygve Seim “Helsinki Songs”

Il concerto, inizialmente previsto nella Sala del Ridotto, si terrà nella Sala Maggiore del Teatro Comunale di Vicenza.

Spettacoli

venerdì 2 luglio, 20:30Teatro Comunale di Vicenza - Sala Maggiore

OLIMPICO JAZZ CONTEST. FINALE

La prima edizione dell’Olimpico Jazz Contest avrebbe dovuto trovare la sua conclusione nel corso dell’edizione 2020 del festival jazz vicentino. Le vicissitudini dallo spettacolo dal vivo durante la pandemia hanno fatto slittare la finale, che ora trova finalmente la sua collocazione nel programma delle New Conversations.
Dalle selezioni sono emersi tre promettenti sassofonisti:

  • Giovanni Fochesato, nato a Cologna Veneta nel 1994, ha studiato al Berklee College of Music di Boston e si è poi diplomato con il massimo dei voti (lode e menzione speciale) al conservatorio Pedrollo di Vicenza. Con il suo gruppo Teik Chu ha vinto il concorso Chicco Bettinardi nel 2018.
  • Michele Tino, nato a Napoli nel 1991, ha conseguito il diploma di sassofono classico e jazz, oltre a un master di specializzazione ad Amsterdam. Vanta numerose collaborazioni, anche internazionali (ha suonato anche negli Stati Uniti e in Canada). Trasferitosi a Firenze, è membro attivo (e referente per la Toscana) del MIDJ, l’associazione italiana musicisti di jazz.
  • Matteo Zecchi, fiorentino, classe 1997, ha già vinto diversi premi (Premio Internazionale Massimo Urbani, Premio Marco Tamburini) e ha esperienze anche in ambito classico e popolare, oltre che jazzistico.
Danilo Memolipianoforte
Marc Abramscontrabbasso
Enzo Carpentieribatteria

TRYGVE SEIM
“Helsinki Songs”

In Italia lo si conosce al più per la sua presenza nel catalogo discografico dell’etichetta ECM, nel quale compare con ben otto dischi in veste di leader oltre che in varie collaborazioni come sideman. Un lascito discografico che copre un ventennio, durante il quale il sassofonista norvegese Trygve Seim ha condiviso la sorte di molti esponenti di spicco del jazz scandinavo, ovvero l’assenza dai circuiti concertistici italiani. Nato nel 1971, viene letteralmente folgorato dall’ascolto di Jan Garbarek, che nel 1985 lo spinge a impugnare il sassofono. A decenni di distanza, l’impronta timbrica è ancora chiaramente quella: un suono immacolato, ascetico e arioso che trova la sua migliore applicazione nei lunghi sviluppi melodici. Un timbro cristallino ed evocativo che si ritrova perfettamente applicato anche nel repertorio, completamente originale, del suo disco Helsinki Songs (ECM, 2018).

Come comprimario, lo si è ascoltato al fianco di nomi di rilievo della scena nordica come Christian Wallumrød, Jon Balke, Sinikka Langeland e anche con Manu Katché.

Trygve Seimsax soprano/tenore
Kristjan Randalaupianoforte
Slawomir Kurkiewiczcontrabbasso
Markku Ounaskaribatteria
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