venerdì 18 ottobre, 21:00 | Teatro Olimpico di Vicenza |
un antico palcoscenico in ardita prospettiva urbana
un corpo/voce, un’ombra, percussioni
tono ritmo frequenza
percuotersi il petto: un dolore che non può pacificare
percuotersi la fronte: stupore mai sazio, rinnovato
70anni, echi biblici
è stato un tempo il mondo…
il nostro mondo è adesso…
Ritualità in forma di teatro, non so dire di più: non siamo una compagnia teatrale che sta mettendo in scena un nuovo spettacolo. La proposta mi ha piacevolmente sorpreso.
Ho visto il teatro due volte, in gita scolastica, alle elementari con le suore e poi al tempo del liceo. Ne sono rimasto incantato, lo stesso incanto in cui mi ritrovo ogni volta che apro la cartella Olimpico per aggiungere un foglietto, un pensiero, una idea per lo spettacolo.
Sarò sul palco con Simone Beneventi, evocato nei miei ultimi anni di palcoscenico e conosciuto casualmente dopo che tutto era finito. Adesso che tutto ricomincia non posso farne a meno.
Ci siamo fatti un piano di lavoro.
A metà maggio sperimentiamo l’intreccio voce/percussioni in un piccolo spettacolo pomeridiano per il Ravenna festival, poi ci saranno i concerti CCCP in fedeltà la linea c’è e Lui ne è parte in causa. Mi sono ripromesso di scrivere una paginetta dopo ogni concerto - lo sguardo dal palco - a fine agosto avrò un canovaccio che diventerà partitura, da musicare in ritmi melodie dinamiche.
L’ombra di cui sopra è un’idea, da che si è presentata mi scalda il cuore, incarnata in una persona precisa ma al momento non so quanto disponibile per impegni pregressi. Confido.
Anche Lei. Ahimè anche voi ormai non potete far altro che fidarvi.
Ciò che deve accadere accada.
voce | Giovanni Lindo Ferretti |
percussioni | Simone Beneventi |
fonico | Mauro De Pietri |