Olimpico Jazz Contest

Finale Olimpico Jazz Contest + Claudio Fasoli&Antonio Farao'

Programma

esibizione dei finalisti del concorso
e proclamazione dei vincitori 2024
a seguire Claudio Fasoli & Antonio Farao’ (musiche originali)

INCONTRO CON GLI ARTISTI
Prima dello spettacolo, alle ore 20.00 sul palcoscenico della Sala Maggiore, condotto da Riccardo Brazzale, direttore artistico di New Conversations - Vicenza Jazz

Spettacoli

giovedì 31 ottobre, 21:00Palcoscenico Sala Maggiore

Un duo tra due maestri indiscussi del jazz, con l’idea di fare musica in grande libertà. Farao’ e Fasoli hanno collaborato assieme sui palchi e in studio già negli anni 80 incidendo in quartetto l’album ”input” quando Farao’ aveva solo 18 anni. Considerando la grande stima reciproca, i due ora si ritrovano a distanza di anni con un nuovo progetto e un repertorio di musiche originali dando massimo risalto alle loro spiccate personalità.


La lunga strada percorsa da Claudio Fasoli inizia a Venezia, città di nascita, passa per Bologna, luogo in cui non ancora ventenne mosse i primi passi nel mondo del jazz, ed approda a Milano, sua città d’adozione, in cui raggiunge, giovanissimo, il successo.
Condensare in poche righe cinquant’anni di carriera può sembrare riduttivo ma permette di sintetizzare un percorso che parte da Live Suite, primo album registrato nel 1971 con il Guido Manusardi Quartet per arrivare a Next, uscito nel 2021; all’interno di questo spazio temporale la splendida e fondamentale avventura con il Perigeo, insieme a Giovanni Tommaso, Franco D’Andrea, Bruno Biriaco e Tony Sidney, cui ha fatto seguito una infinita serie di collaborazioni che lo hanno visto protagonista in sestetti, quintetti, quartetti e trii musicali, affiancato da un numero impressionante di musicisti, fondamentali nell’ambito del linguaggio jazzistico. Si rischia di tralasciarne qualcuno, ma vale la pena di citarne alcuni, per dare un’idea dello spessore, del valore di Fasoli e della stima di cui è oggetto tra i colleghi: oltre ai compagni di strada del Perigeo, con cui ha collaborato anche dopo lo scioglimento del gruppo, troviamo tra gli altri Enrico Pieranunzi, Roberto Gatto, Antonio Faraò, Gianni Cazzola, Paolino Dalla Porta, Aldo Romano, Giorgio Gaslini, Stefano Battaglia, Ares Tavolazzi, Paolo Fresu, Enrico Rava e Stefano Bagnoli tra gli italiani, ed ancora Kenny Drew, Niels-Henning Ørsted Pedersen, Barry Altschul, Kenny Wheeler, Mick Goodrick, Palle Danielsson, Tony Oxley, Lee Konitz, tra gli stranieri, oltre ad una serie di giovani leve del jazz moderno con le quali si è interfacciato con continuità negli ultimi vent’anni.

Pianista e compositore, Antonio Farao' si è guadagnato un posto fra i grandi nomi del jazz mondiale contemporaneo. Nei suoi quarant’anni di carriera, Antonio Faraò ha collaborato con diversi artisti di fama mondiale, tra cui: Jack DeJohnette, Joe Lovano, Bireli Lagrène, Chris Potter, Benny Golson, Ivan Lins, John Patitucci…e molti altri. Nel 1983 ha incontrato Claudio Fasoli ed è entrato nel suo gruppo e con lui, per la prima volta, in sala di incisione.
Nel 1998 riceve l’importante premio internazionale “Jazz Piano Competition Martial Solal”, indetto dalla Città di Parigi ogni 10 anni. Un evento che ha lanciato Faraò ancora più intensamente nei circuiti europei della musica contemporanea, portandolo ad incidere, dopo alcuni dischi prodotti in Italia, vari album da leader per l’importante etichetta tedesca Enja Records, come “Black Inside” nel 1998 con Jeff “Tain” Watts e Ira Coleman, ”Thorn”, nel 2001, in cui Faraò viene accompagnato da Jack DeJohnette, Chris Potter e Drew Gress. Recentemente, è stato invitato diverse volte da Herbie Hancock per partecipare all’ International Jazz Day, un evento mondiale, organizzato dall’Unesco e dalle Nazioni Unite, assieme a Brandford Marsalis, Kurt Elling, Wayne Shorter, Marcus Miller, Al Jarreau, oltre ad altri nomi di spicco… Nel suo ultimo album Eklektik (Warner Music) invita diversi nomi tra cui: Snoop Dogg, Marcus Miller, Lenny White etc… Nel 2023 è coinvolto nel progetto “McCoy Tyner Legends” un quintetto tutto statunitense dove lui, unico musicista europeo, condivide il palco con jazzisti di levatura mondiale come Chico Freeman al sax tenore, Steve Turre al trombone, Avery Sharpe al contrabbasso e Ronnie Burrage alla batteria. Con questa formazione, rende omaggio a uno tra i più grandi pianisti jazz di sempre scomparso nel 2020: McCoy Tyner.
“Antonio non è solo un ottimo pianista, è un grande”. Herbie Hancock

Antonio Farao'pianoforte
Claudio Fasolisax

 

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