venerdì 17 maggio, 19:30 | Teatro Comunale di Vicenza - Vela |
Lo spazio onirico collettivo è quella specifica e irripetibile dimensione che emerge dalla pratica dell’improvvisazione. È il luogo in cui il flusso creativo di ogni musicista entra in dialogo con gli altri, producendo un risultato che è tanto personale quanto corale. Creare e abitare questo spazio è l’obiettivo che i giovani membri di Syntax Quartet (con la preziosa collaborazione di Achille Succi) si sono posti realizzando il loro secondo album, pubblicato da Splasc(H) Records. Differiscono, tra un brano e l’altro, le modalità con cui il quartetto si approccia all’improvvisazione: talvolta è chiara la volontà di collocarsi nel solco della tradizione jazzistica (come nell’interpretazione dello standard “Manganése / We See” di Monk), mentre in altri momenti prevalgono timbri e architetture formali non convenzionali. In entrambi i casi, la creazione estemporanea e dialogica rimane il focus attorno a cui ruota l’idea musicale, e le composizioni firmate dai musicisti riflettono questo proposito.