Giancarlo Schiaffini Phantabrass feat. Silvia Schiavoni

Concerto multimediale
“A cento metri comincia il bosco: guerra memoria natura”

con
Silvia Schiavoni voce
Giancarlo Schiaffini direzione trombone
Luca Calabrese tromba, flicorno
Flavio Davanzo tromba
Alberto Mandarini tromba, flicorno
Martin Mayes corno
Lauro Rossi trombone
Sebi Tramontana trombone
Gianpiero Malfatto euphonium
Beppe Caruso basso tuba
Giovanni Maier contrabbasso
Luca Colussi percussione

Spettacoli

giovedì 12 maggio, 21:00Teatro Comunale di Vicenza

Nato a Roma nel 1942, Giancarlo Schiaffini si è imposto come una delle più originali personalità dell’avanguardia italiana, tra musica colta e sperimentazione jazzistica. Membro dell’Italian Instabile Orchestra, Schiaffini ha suonato con Mario Schiano, Andrea Centazzo, Lol Coxhill, Thurston Moore. Egualmente a suo agio nella musica contemporanea colta, il trombonista romano ha collaborato con compositori del calibro di Luigi Nono e John Cage, venendo ospitato dalle più importanti istituzioni musicali, dal Teatro alla Scala al Lincoln Center di New York.
Il Phantabrass, ideato da Schiaffini nel 2005, è apertamente modellato sulla Brass Fantasy di Lester Bowie e ne condivide l’inusuale organico: un largo campionario di ottoni, più contrabbasso e batteria. Ma le scelte musicali di Schiaffini sono poi del tutto personali, capaci di rivolgersi, per la loro ispirazione, non solo all’intero arco della storia del jazz, dal dixieland al free, ma a esperienze ben più variegate, dalla musica rinascimentale a quella contemporanea. “A cento metri comincia il bosco: guerra, memoria, natura” è ispirato al ricordo letterario della Grande Guerra. L’asse portante della narrazione musicale sono le parole di Mario Rigoni Stern (in particolare quelle che rievocano la guerra sull’Altipiano di Asiago), ma a esse si intrecceranno altre voci letterarie, in una sorta di interplay drammaturgico: Gadda, Lussu, Jahier, Musil, Rebora, Serra, Slataper… La musica di Schiaffini, tutta originale ma densa di citazioni, assume una dimensione teatrale e, in occasione del concerto vicentino, lo stesso spazio scenico diventa protagonista assieme alle parole e alle note: il pubblico sarà infatti ospitato sul palco in prossimità dei musicisti.

Condividi su