Conferenza spettacolo di Serena Sinigaglia
con Sax Nicosia, Serena Sinigaglia e Sandra Zoccolan
disegno luci Roberta Faiolo
musiche originali e sound design Mario Redemagni
tecnico audio Giuliana Rienzi
assistente alla regia Omar Nedjari
consulenza testi classici Martina Treu e Maddalena Giovannelli
produzione Atir Teatro Ringhiera
durata: 1h40 c.a.
lunedì 21 ottobre, 21:00 | Teatro Olimpico di Vicenza |
La storia di una passione per i classici del teatro greco.
Tre attori sul palco per restituire ancora una volta intatta, la forza irresistibile di quelle parole.
“Eros e Thanatos”, un vero e proprio atto d’amore nei confronti della classicità greca, di cui noi tutti siamo figli. Un atto d’amore che si intreccia di forti elementi autobiografici e che si lascia indagare sino nei più profondi meccanismi della creazione, con quella familiarità di toni, con quella freschezza così caratteristica dello stile dell’attrice e regista.
Un atto d’amore che fa scoprire l’eterna attualità dei classici, che parlano del contemporaneo con lucidità sorprendente. Ed è così che la Tebe di Euripide, la Tebe di follia e morte di “Baccanti”, non è in fondo dissimile dall’Albania contemporanea; è così che Dioniso può comparire in scena con zaino, telefonino e occhiali scuri; è così che il grido di Agave davanti al capo mozzato del figlio può fondersi con quello di Achille che perse l’amato Patroclo, ma può anche sintetizzare ed esprimere il dolore di una “massa” di profughi, che si scopre “coro” e che in un coro trova la propria voce.
Il mito delle Baccanti rese folli dallo spietato Dioniso si intreccia con le vicissitudini della prima messa in scena dello spettacolo della Sinigaglia, quello spettacolo che necessitava di un coro di artiste albanesi, così difficili da convincere, quello spettacolo che nacque come sfida e che riscosse un applauso vivificante da parte del pubblico della prima rappresentazione. Una complessa valenza metateatrale lascia scorgere, dietro lo spettacolo, un atto (talora sofferto) di creazione e di mestiere, un lavoro in fieri che richiede tutta l’energia di cui si è capaci; una necessità, in definitiva, alla quale non si può né si vuole sottrarsi.
Direttrice artistica del teatro Ringhiera ATIR di Milano, Serena Sinigaglia svolge la sua attività di regista articolando il suo lavoro nei tre filoni del teatro classico, di quello contemporaneo e dell’opera lirica.
“Studiare è come amare, presuppone libertà e sincerità. Cultura è relazione tra il mio io più intimo e unico e un altro io che ha le sue leggi e la sua storia. Quanto più profonda e vera è la relazione, tanto più potente è la conoscenza che se ne trae. Eros e thanatos, perché ho paura di morire, sì, ed è per questo che amo i classici. Nelle loro parole ritrovo la strada, esse mi indicano la via, mi aiutano a riconoscere cosa è giusto, urgente e importante e cosa non lo è. I classici ristabiliscono il giusto rapporto tra l’umano e l’eterno. La conferenza spettacolo racconta della mia passione per i classici del teatro greco, per quelle parole antiche che non accaddero mai ma furono sempre. Con me, sul palco, due attori. Io racconto, introduco, collego, suggerisco, cerco; loro, gli attori, agiscono, recitano, per restituirci, ancora una volta intatta, la forza irresistibile di quelle parole.”
Serena Sinigaglia