giovedì 16 maggio, 21:00 | Teatro Comunale di Vicenza - Sala Maggiore |
Uri Caine (Filadelfia, 1956) è uno dei jazzisti più enciclopedici che sia dato ascoltare: la vastità dei suoi interessi si riflette nelle numerose traiettorie verso cui ha indirizzato la propria scrittura musicale, le formazioni da lui stesso guidate, le collaborazioni con altri musicisti (dei più diversi: Don Byron, Dave Douglas, John Zorn, Terry Gibbs, Clark Terry, Paolo Fresu).
Pianista sopraffino quando si tratta di suonare jazz senza fronzoli, Uri Caine ha però raggiunto la più ampia popolarità soprattutto per la sua fervida immaginazione come compositore e creatore di gruppi e progetti musicali. In essi Caine riversa la sua poliedrica ispirazione, la versatilità di un musicista aperto a tutti gli stimoli, pronto a cimentarsi con i ritmi più moderni come con la tradizione ebraica, oppure a rimettere mano sulla storia della musica europea, riscrivendone e rivoluzionandone le pagine più rappresentative: Mahler, Bach, Schumann, Beethoven, Verdi, Wagner...
Alla fama di Caine ha particolarmente contribuito la sua posizione preminente all’interno della costellazione della musica creativa statunitense. Ma ciò non esclude che Caine si faccia ascoltare anche in veste di interprete mainstream, nel quale ruolo dimostra appieno la sua notevole abilità pianistica. In qualunque casella estetica lo si voglia infilare, fatto sta che dagli anni Novanta in qua Caine è tra i musicisti che hanno maggiormente ridefinito il vocabolario jazzistico, portandolo a confronto con il polistilismo tipico delle avventure estetiche postmoderne.
Il doppio programma che Caine proporrà a Vicenza Jazz dimostra una volta di più la vastità dei suoi interessi. Nel 2014 Caine compose un pezzo per la Philadelphia Orchestra in onore di Octavius Catto, insegnante e attivista per i diritti civili, attivo a Filadelfia, dove fu assassinato nel 1874. Quell’opera per orchestra, coro gospel, trio jazz e voce solista (Barbara Walker) viene ora ripresentata in una nuova veste, con pagine musicali aggiuntive e un arrangiamento solamente per il trio e la Walker.
Ascolteremo poi Caine alle prese con le musiche di Gershwin, che già di loro non si sa dove infilarle: troppo ritmiche e ‘plebee’ per essere classiche, troppo ben orchestrate per essere jazz. Per Caine è come un invito a nozze per quella sua abitudine a trarre fuori dal cilindro, pardon, dal pianoforte, spunti jazz d’ogni risma (free, boogie, stride, blues) coi quali contaminare le pagine con cui si cimenta. La Rhapsody in Blue secondo Caine è stata creata per il concerto tenuto dal pianista a Colonia in occasione del capodanno 2012 (ed è stata incisa per la Winter & Winter). A Vicenza, la si ascolterà eseguita da un ensemble che è un po’ il paese delle meraviglie uricainiane: una chiamata a raccolta dei solisti più prestigiosi che nel corso dei decenni hanno frequentato i gruppi del pianista di Filadelfia.
Uri Caine 4tet feat Barbara Walker "Honoring Octavius Catto"
Jim Black (batteria), Mike Boone (contrabbasso), Uri Caine (pianoforte), Barbara Walker (voce)
Uri Caine Ensemble plays Gershwin: Rhapsody in Blue
Ralph Alessi (tromba), Jim Black (batteria), Theo Bleckmann (voce), Mike Boone (contrabbasso), Uri Caine (pianoforte), Joyce Hammann (violino), Achille Succi (clarinetto e sassofono), Barbara Walker (voce)