Uri Caine Trio “Calibrated Thickness”

Uri Caine, Mark Helias, Clarence Penn 

Calibrated Thickness
Uri Caine (pianoforte), Mark Helias(basso), Clarence Penn(batteria)

Shows

Sunday 12 May, 21:00Teatro Olimpico di Vicenza

Uri Caine (Filadelfia, 1956) è uno dei jazzisti più enciclopedici che sia dato ascoltare: la vastità dei suoi interessi si riflette nelle numerose traiettorie verso cui ha indirizzato la propria scrittura musicale, le formazioni da lui stesso guidate, le collaborazioni con altri musicisti (dei più diversi: Don Byron, Dave Douglas, John Zorn, Terry Gibbs, Clark Terry, Paolo Fresu…).Pianista sopraffino quando si tratta di suonare jazz senza fronzoli, Uri Caine ha però raggiunto la più ampia popolarità soprattutto per la sua fervida immaginazione come compositore e creatore di gruppi e progetti musicali. In essi Caine riversa la sua poliedrica ispirazione, la versatilità di un musicista aperto a tutti gli stimoli, pronto a cimentarsi con i ritmi più moderni come con la tradizione ebraica, oppure a rimettere mano sulla storia della musica europea, riscrivendone e rivoluzionandone le pagine più rappresentative: Mahler, Bach, Schumann, Beethoven, Verdi, Wagner...
Alla fama di Caine ha particolarmente contribuito la sua posizione preminente all’interno della costellazione della musica creativa statunitense. Ma ciò non esclude che Caine si faccia ascoltare anche in veste di interprete mainstream, nel quale ruolo dimostra appieno la sua notevole abilità pianistica. Il trio “Calibrated Thickness” (immortalato sull’omonimo Cd del 2016) lo vede appunto a cavallo tra queste tendenze, con la sua propulsione jazz solidamente ancorata alla tradizione post-bop eppure caratterizzata da uno slancio ritmico e un’impronta sonora che rivelano il maestro del modernismo. In qualunque casella estetica lo si voglia infilare, fatto sta che dagli anni Novanta in qua Caine è tra i musicisti che hanno maggiormente ridefinito il vocabolario jazzistico, portandolo a confronto con il polistilismo tipico delle avventure estetiche postmoderne.

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