Durante spettacolo saranno presenti luci stroboscopiche e musica a volumi alti
sabato 18 ottobre, 21:00 | Teatro Olimpico di Vicenza | Acquista bigliettoAcquista |
domenica 19 ottobre, 21:00 | Teatro Olimpico di Vicenza | Acquista bigliettoAcquista |
«Baccanti, Baccanti! Vi siete spaventate?»
In un audace viaggio nella tragedia, Anagoor ha guidato gli allievi del III anno dell'Accademia Teatrale Carlo Goldoni nell’esplorazione di Baccanti di Euripide, immergendoli in un'esperienza che unisce rito, poesia e teatro. Attraverso un percorso di ricerca sulla trance come strumento poetico e scenico, il lavoro si trasforma in una riflessione profonda sul senso di identità e appartenenza alla comunità.
Le Baccanti, sospese tra estasi e sovversione, si fanno portatrici di un’esperienza collettiva in cui i confini tra umano e divino si dissolvono. La loro non è solo celebrazione dell’alterità, ma un atto di trasformazione capace di mettere in discussione convenzioni sociali e strutture di potere.
Il mito antico prende vita in una visione contemporanea che interroga il nostro presente, invitando il confronto con le forze primordiali dell’esistenza e con il potere metamorfico dell’arte. In questo rito scenico, il teatro diventa un luogo di iniziazione, un rito di passaggio in cui l'esperienza estetica ha la capacità trasformativa di un incantesimo. In scena non il bosco risvegliato della primavera che nel mistero dionisiaco si fa violento per interrogare la grazia, ma un sabba notturno in cui un gruppo di ragazzi si immerge per giocare ancora una volta al teatro e praticare una malia sul pubblico. A Penteo e allo spettatore - come a tutti gli esseri umani e non - tocca in sorte la trasformazione. Meglio conoscerla. Chi non la conosce e non danza, non sa cosa succede e viene travolto subendola.
Questo nostro Baccanti riraccontato è dunque una pratica magica curativa per un mondo malato ed arido, terra devastata e sprecata, che transita per una primavera di rabbia, furia e maledizioni, una protesta che chiede di ritrovare ciò che è andato perduto nella pretesa dell'identità, nella follia della supremazia che trascina ogni esperienza politica al fallimento.
di | Euripide |
traduzione e collaborazione drammaturgica | Davide Susanetti |
adattamento, sovrascritture e contagi | Simone Derai |
altre muse | Mary Oliver, Hildegard Von Bingen, Joseph Beuys |
un progetto di | Anagoor per Teatro Stabile del Veneto |
regia | Simone Derai |
assistenza e cura del progetto | Marco Menegoni |
con | Chiara Antenucci, Laura Maria Babaian, Mosè Baechtold, Pietro Begnardi, Gaia Capelli, Daniele Capitani, Greta Nola, Luca Passera, Margherita Russo, Margherita Scotti |
e con | Michele Tonicello |
musica e sound design | Mauro Martinuz |
luci | Eva Bruno, Simone Derai |
costumi | Lauretta Salvagnin, Simone Derai |
scene | Alberto Nonnato, Simone Derai |
aiuto regia | Michele Tonicello |
assistente al movimento | Piero Ramella |
assistente e conduzione canora | Emanuela Guizzon |
si ringraziamo per la preziosa collaborazione | Lanifico Paoletti, Carocci editore |
Alot Teatro
Prima assoluta
Verso Il Vangelo secondo Matteo trascritto da Pier Paolo Pasolini
Roberto Latini
Prima assoluta
Salvatore Sciarrino
Prima esecuzione assoluta