Spettacoli - 78° Ciclo Classici

Baccanti

Anagoor
Prima assoluta

Durante spettacolo saranno presenti luci stroboscopiche e musica a volumi alti

Spettacoli

sabato 18 ottobre, 21:00Teatro Olimpico di VicenzaAcquista bigliettoAcquista
domenica 19 ottobre, 21:00Teatro Olimpico di VicenzaAcquista bigliettoAcquista

«Baccanti, Baccanti! Vi siete spaventate?»

In un audace viaggio nella tragedia, Anagoor ha guidato gli allievi del III anno dell'Accademia Teatrale Carlo Goldoni nell’esplorazione di Baccanti di Euripide, immergendoli in un'esperienza che unisce rito, poesia e teatro. Attraverso un percorso di ricerca sulla trance come strumento poetico e scenico, il lavoro si trasforma in una riflessione profonda sul senso di identità e appartenenza alla comunità.

Le Baccanti, sospese tra estasi e sovversione, si fanno portatrici di un’esperienza collettiva in cui i confini tra umano e divino si dissolvono. La loro non è solo celebrazione dell’alterità, ma un atto di trasformazione capace di mettere in discussione convenzioni sociali e strutture di potere.

Il mito antico prende vita in una visione contemporanea che interroga il nostro presente, invitando il confronto con le forze primordiali dell’esistenza e con il potere metamorfico dell’arte. In questo rito scenico, il teatro diventa un luogo di iniziazione, un rito di passaggio in cui l'esperienza estetica ha la capacità trasformativa di un incantesimo. In scena non il bosco risvegliato della primavera che nel mistero dionisiaco si fa violento per interrogare la grazia, ma un sabba notturno in cui un gruppo di ragazzi si immerge per giocare ancora una volta al teatro e praticare una malia sul pubblico. A Penteo e allo spettatore - come a tutti gli esseri umani e non - tocca in sorte la trasformazione. Meglio conoscerla. Chi non la conosce e non danza, non sa cosa succede e viene travolto subendola.

Questo nostro Baccanti riraccontato è dunque una pratica magica curativa per un mondo malato ed arido, terra devastata e sprecata, che transita per una primavera di rabbia, furia e maledizioni, una protesta che chiede di ritrovare ciò che è andato perduto nella pretesa dell'identità, nella follia della supremazia che trascina ogni esperienza politica al fallimento.

diEuripide
traduzione e collaborazione drammaturgica

Davide Susanetti

adattamento, sovrascritture e contagi

Simone Derai

altre museMary Oliver, Hildegard Von Bingen, Joseph Beuys
un progetto diAnagoor per Teatro Stabile del Veneto
regiaSimone Derai
assistenza e cura del progettoMarco Menegoni

con

Chiara Antenucci, Laura Maria Babaian, Mosè Baechtold, Pietro Begnardi, Gaia Capelli, Daniele Capitani, Greta Nola, Luca Passera, Margherita Russo, Margherita Scotti

e con

Michele Tonicello

musica e sound designMauro Martinuz
luciEva Bruno, Simone Derai
costumiLauretta Salvagnin, Simone Derai
sceneAlberto Nonnato, Simone Derai
aiuto regia

Michele Tonicello

assistente al movimentoPiero Ramella
assistente e conduzione canoraEmanuela Guizzon
si ringraziamo per la preziosa collaborazione

Lanifico Paoletti, Carocci editore

 

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