scene: Marius Nekrošius
costumi: Nadežda Gultiajeva
musiche originali: Leon Somov
luci: Audrius Jankauskas
assistente alla regia: Tauras Čižas
suono: Arvydas Dūkšta
oggetti di scena: Genadij Virkovskij
assistente ai costumi: Lina Akstinaitė
Interpreti
Remigijus Vilkaitis (Giobbe), Salvijus Trepulis, Vaidas Vilius, Darius Petrovskis, Vygandas Vadeiša, Marija Petravičiūtė, Beata Tiškevič
spettacolo in lingua lituana con sopratitoli in italiano
giovedì 19 settembre, 21:00 | Teatro Olimpico di Vicenza |
venerdì 20 settembre, 21:00 | Teatro Olimpico di Vicenza |
sabato 21 settembre, 21:00 | Teatro Olimpico di Vicenza |
domenica 22 settembre, 21:00 | Teatro Olimpico di Vicenza |
Il nuovo spettacolo della compagnia teatrale Meno Fortas si ispira al biblico Libro di Giobbe. Anche in questo caso Nekrosius ha preferito concentrarsi sul testo non in quanto pièce teatrale ma in quanto opera di letteratura, sulla pura filosofia che non può essere spiegata esclusivamente col linguaggio scientifico o la parola scritta. Il teatro potrebbe essere un ottimo modo per esprimere l’essenza di questa filosofia, e dare una risposta alle domande eterne. Per Nekrosius si tratta di un ulteriore tentativo di affrontare un argomento senza tempo, quello che era attuale migliaia di anni fa, lo è oggi e lo sarà in futuro.
Una persona non può cambiare il destino, è lui che controlla la sua vita. Il destino è una continua sfida per l’essere umano e mette sempre alla prova i nostri sentimenti. Ognuno di noi – non importa quanta esperienza abbia della vita – sa che arriva un momento in cui non si è più in grado di controllare la propria esistenza e si affrontano le difficoltà continuando a chiedersi: perché è successo a me?
È un tema molto fertile, che può dar vita a splendidi personaggi teatrali, e il regista lituano cercherà di esprimere la sua personale visione: di tradurre un grande concetto filosofico in un linguaggio teatrale, umano.
"Dopo le prime prove, mi sono reso conto di quanto questo materiale fosse difficile... È pura filosofia. Le problematiche sollevate dal Libro di Giobbe erano attuali allora e lo sono ancora oggi: l'umanità è in cerca di risposte a domande senza tempo… Il cuore della performance è costituito da una caratteristica propria dell’essere umano, e cioè la capacità di dolersi. Il lamento ci accompagna dalla nascita alla morte in forme sempre diverse. La vita di ogni creatura umana è segnata dal lamento a cui segue, una volta esternato, un certo sollievo. Questa è una qualità che trovo davvero interessante. Un altro aspetto che attira la mia attenzione è il rapporto tra Dio e la vita. Forse la vita è Dio?
Ho iniziato le prove con attori che conosco molto bene. Il nucleo di questo gruppo è composto da Remigijus Vilkaitis (Giobbe), noto per aver partecipato a mie precedenti produzioni (era il Papa nella Divina Commedia e anche prima si era esibito in vari altri ruoli); Salvijus Trepulis (Dio), che negli ultimi tempi si era dedicato alle performance di Meno Fortas (è stato Mefisto nel Faust e Rogozin nell’Idiota); Vaidas Vilius, attore di talento davvero eclettico, già noto per il Cantico dei Cantici, Faust, l’Idiota e la Divina Commedia. Questo team è supportato da un gruppo di giovani attori: Marija Petraviciute, Beata Tiskevic, Vygandas Vadeisa e Dario Petrovskis.
Ho scelto un argomento molto complesso e tentare di esprimere tutto questo su un palco è per me una grande sfida. Sono questioni affrontate molto raramente a teatro. Ancora una volta cercherò di basare questa performance non tanto sugli elementi visivi quanto piuttosto sull’interpretazione degli attori e sulla loro forza interiore".
Eimuntas Nekrosius