venerdì 26 settembre, 21:00 | Teatro Olimpico di Vicenza | Acquista bigliettoAcquista |
sabato 27 settembre, 21:00 | Teatro Olimpico di Vicenza | Acquista bigliettoAcquista |
ÀNGHELOS, in programmazione al 78o Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico di Vicenza, è una tappa autonoma nel percorso che porterà al palcoscenico una riscrittura de Il Vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini.
Non si tratta di uno studio, ma di una drammaturgia indipendente eppure complementare all’appuntamento previsto per l’anno a venire. La parola “Vangelo” significa "buona novella”.
Il Vangelo secondo Matteo è scandito dalle apparizioni dell’Angelo, dell’Ànghelos, del Messaggero. L’angelo è il messaggero, il nunzio, come proprio nel significato della sua stessa traduzione, come in tutte le narrazioni che diventano la tradizione del teatro antico.
Colui che arriva tra gli uomini e racconta quanto gli uomini non sanno, non hanno visto o potuto vedere, sapere, come l’angelo che porta il suo messaggio, lo svolge, lo racconta, lo consegna, lo affida.
In questa tappa, “i momenti dell’Angelo” presenti nel film di Pasolini sono la struttura portante e fondamentale, per l’apparizione di altri angeli, come certe sensazioni, precedenti al momento stesso in cui le si prova: è una bella occasione per considerare Pasolini feat. Giambattista Andreini, John Milton, Wim Wenders, Euripide...
La famiglia è il soggetto costante della narrazione, la prima, quella naturale, poi, quella d’elezione. Attraverso le sequenze continue dei primi piani di uomini, donne e bambini, Pasolini riempie il suo film di esseri umani, amplificando la percezione del divino.
Come in Teatro, quando gli attori compaiono dal buio infinito che li precede e arrivano, disarmati, tra gli uomini, a distillare umanità.
Chi cercate? Quem Quaeritis? è la domanda dell’Angelo al sepolcro e forse quella rivolta dal palco agli occhi di ogni spettatore in platea. Chi cercate?
Nel Vangelo, Gesù risorto ha vinto la vita. Il regno dei Cieli da promessa diventa invito.
Le donne e gli uomini al sepolcro hanno il volto riverberato della madre stessa di Pasolini che nel ruolo di "Maria anziana" suggerisce a tutti il proprio figlio: Susanna Pasolini, quella della Supplica, come fosse lei
l’ultimo angelo.
Roberto Latini
con | Elena Bucci, Roberto Latini, Luca Micheletti, Marcello Sambati |
e con | Gianluca Misiti (tastiere), Piero Monterisi (batteria) |
e con | Maria Lanchi e Massimo Latini |
musiche e suono | Gianluca Misiti |
costumi | Giovanna Buzzi |
scena | Daniele Spanò |
luci e direzione tecnica | Max Mugnai |
adattamento e regia | Roberto Latini |
Alot Teatro
Prima assoluta
Salvatore Sciarrino
Prima esecuzione assoluta
Marco Martinelli
Prima regionale