Spettacoli - 78° Ciclo Classici

Ànghelos

Verso Il Vangelo secondo Matteo trascritto da Pier Paolo Pasolini Roberto Latini, Elena Bucci, Luca Micheletti, Marcello Sambati
Prima assoluta

Spettacoli

venerdì 26 settembre, 21:00Teatro Olimpico di VicenzaAcquista bigliettoAcquista
sabato 27 settembre, 21:00Teatro Olimpico di VicenzaAcquista bigliettoAcquista

ÀNGHELOS, in programmazione al 78º Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico di Vicenza, è una tappa autonoma nel percorso che porterà al palcoscenico una riscrittura de Il Vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini.
Non si tratta di uno studio, ma di una drammaturgia indipendente eppure complementare all’appuntamento previsto per l’anno a venire.
La parola “Vangelo” significa "buona novella”.
Il Vangelo secondo Matteo è scandito dalle apparizioni dell’Angelo, dell’Ànghelos, del Messaggero.
L’angelo è il messaggero, il nunzio, come proprio nel significato della sua stessa traduzione, come in tutte le narrazioni che diventano la tradizione del teatro antico.
Colui che arriva tra gli uomini e racconta quanto gli uomini non sanno, non hanno visto o potuto vedere, sapere, come l’angelo che porta il suo messaggio, lo svolge, lo racconta, lo consegna, lo affida.
In questa tappa, “i momenti dell’Angelo” presenti nel film di Pasolini sono la struttura portante e fondamentale, per l’apparizione di altri angeli, come certe sensazioni, precedenti al momento stesso in cui le si prova: è una bella occasione per considerare Pasolini feat. Euripide, Rainer Maria Rilke, John Milton, Giambattista Andreini, Peter Handke, Wim Wenders.
Attraverso le sequenze continue dei primi piani di uomini, donne e bambini, Pasolini riempie il suo film di esseri umani, amplificando la percezione del divino.
Come in Teatro, quando gli attori compaiono dal buio infinito che li precede e arrivano, disarmati, tra gli uomini, a distillare umanità.
Chi cercate? Quem Quaeritis? è la domanda dell’Angelo al sepolcro. Chi cercate?
Intanto, nel ruolo di "Maria anziana”, Susanna Pasolini, quella della Supplica, attraverso il proprio figlio, suggerisce a tutti una possibile risposta: i poeti stanno agli uomini, come gli angeli ai bambini.

Roberto Latini

drammaturgia e regiaRoberto Latini
musiche e suonoGianluca Misiti
conElena Bucci, Roberto Latini, Luca Micheletti, Marcello Sambati
e conGianluca Misiti (tastiere), Piero Monterisi (batteria)
musiche e suonoGianluca Misiti
costumiGiovanna Buzzi
assistente costumistaDaria Latini
scenaDaniele Spanò
assistente scenografaLaura Pigazzini
luci e direzione tecnicaMax Mugnai
drammaturgia e regiaRoberto Latini
scene realizzate daLow Costume
foto di scenaManuela Giusto
produzioneTeatro della Toscana

 

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