Il Ciclo di Spettacoli Classici - Teatro Olimpico di Vicenza

Il Ciclo di Spettacoli Classici

Il Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico, promosso dal Comune di Vicenza in collaborazione con l'Accademia Olimpica e la Biblioteca Bertoliana e l'organizzazione della Fondazione Teatro Comunale di Vicenza giunge nel 2024 alla 77a edizione. È uno dei festival teatrali più prestigiosi e longevi, che ha sede nel “luogo sacro” palladiano, il teatro coperto più antico del mondo; nel tempo ha visto avvicendarsi sul suo palcoscenico i più grandi nomi della scena italiana e internazionale (Memo Benassi, Salvo Randone, Giorgio Albertazzi, Vittorio Gassman, Arnoldo Foà, Anna Proclemer, Valeria Moriconi, Andreina Pagnani, Irene Papas, Paola Borboni, Ottavia Piccolo, solo per citarne alcuni), accogliendo, oltre a critici illustri e a un pubblico molto appassionato di teatro, spettatori che si avvicinano per la prima volta al mondo dei Classici. È un’eccellenza culturale riconosciuta che ha continuato, nel corso della sua storia, ad interrogarsi sul ruolo dei Classici nella contemporaneità, fornendo spunti al dibattito culturale, anche con soluzioni interpretative e performative a volte controverse. Nell’ultimo decennio si sono succeduti alla direzione artistica dei Classici all’Olimpico artisti come Alessandro Gassmann, Eimuntas Nekrosius, Emma Dante, Franco Laera (Robert Wilson) e dal 2019, Giancarlo Marinelli, scrittore, regista, editorialista, conduttore energico e visionario per la capacità di rappresentare in modo emblematico la contemporaneità, utilizzando in modo originale le figure della grande tradizione letteraria, del mito e della drammaturgia classica.

L'edizione 2024 vede la direzione artistica di Ermanna Montanari e Marco Martinelli e il coordinamento artistico de La Piccionaia Centro di Produzione Teatrale di Vicenza.

Teatro Olimpico, il teatro coperto più antico del mondo

Capolavoro e ultima opera progettata da Andrea Palladio, il Teatro Olimpico fu commissionato al celebre architetto dall'Accademia Olimpica, elitario circolo culturale attivo nelle lettere, scienze ed arti, di cui lo stesso Palladio faceva parte. La costruzione ebbe inizio nel 1580, ma Palladio non vide mai la realizzazione, a causa della sua morte improvvisa. Dopo varie e complesse vicende, fu completato e solennemente inaugurato durante il Carnevale del 1585, con la messa in scena dell'Edipo Re di Sofocle. Inserito dall'UNESCO tra i beni patrimonio mondiale dell'umanità nel 1994, si presenta al visitatore con le scenografie lignee originali di Vincenzo Scamozzi, realizzate per la rappresentazione inaugurale e giunte miracolosamente intatte fino ai giorni nostri.