Farsi Luogo. 440 anni di incontri all’Olimpico
PARLAMENTI D’AUTUNNO
a cura di Marco Sciotto
dal 27 settembre al 18 ottobre 2025
Palazzo Cordellina
Parlamenti d'Autunno è un ciclo di quattro appuntamenti lungo l’intero arco del festival, aperti a tutte e tutti, pensati come occasioni di dialogo e confronto con artisti e studiosi intorno alle differenti forme in cui si riconfigura l'idea di 'classico' attraverso le arti visive e performative, la letteratura, l’archeologia e l’architettura e arti performative, per assumere, nel contemporaneo, nuove configurazioni di senso e di pratiche.
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria al FORM ONLINE
Programma
sabato 27 settembre ore 18.00
Luca Doninelli e Marco Bersanelli
Il primo appuntamento con questa nuova edizione dei Parlamenti d’autunno vede la presenza dello scrittore, giornalista e drammaturgo Luca Doninelli – tra gli esponenti più importanti del mondo letterario italiano contemporaneo – e dell’astrofisico Marco Bersanelli – che, oltre a insegnare all’Università degli Studi di Milano, ha collaborato con la NASA, con l’Università di Berkeley e con l’Agenzia Spaziale Europea –, autori di un’inedita drammaturgia a quattro mani che vede un anziano Galileo Galilei dialogare con Leonardo Da Vinci in un onirico cortocircuito temporale che porrà in opposizione e, insieme, in una fusione rivelatrice, due epoche, due modi di guardare alla scienza e alla tecnica, due concezioni del mondo e del suo rapporto con l’universo in cui è immerso. Sarà questo il punto di partenza per un dialogo che intreccerà scrittura e scienza, teatro e studio del cosmo e due differenti ma complementari modi di interrogare i misteri del cielo, nelle loro possibili declinazioni: tra la parola di Doninelli, capace di farsi portatrice anche della dimensione verticale e sacra che attraversa la natura umana come un enigma, e lo sguardo di Bersanelli, in grado di rivolgersi nel modo più rigoroso alle sfere celesti contribuendo alla ricerca di risposte sul mistero delle origini di quella nostra natura.
Consigli di lettura:
- Luca Doninelli, Le cose semplici, Bompiani, 2015.
- Marco Bersanelli, Il grande spettacolo del cielo. Otto visioni dell’universo dall’antichità ai nostri giorni, Sperling&Kupfer, 2018.
sabato 4 ottobre ore 18.00
Silvia Ronchey e Christina Nakou
Il prisma di questioni che riguardano l’immagine, gli enigmi che la compongono e scompongono, la sua capacità di generare un’esperienza e riconfigurare la nostra percezione delle cose e le categorie con le quali strutturiamo le
modalità del nostro guardare e conoscere, le arti visive in relazione al contemporaneo e, insieme, alle tecniche più remote, sarà al centro del dialogo tra la studiosa Silvia Ronchey, docente di Civiltà Bizantina all’Università Roma Tre, e Christina Nakou, artista greca che lavora principalmente sulle tecniche antiche del mosaico, reinterpretate in chiave contemporanea e i cui lavori sono stati ospitati, negli anni, nei più importanti contesti espositivi, dalla Biennale di Architettura di Venezia alla Aby Warburg Haus di Amburgo all’Architekturzentrum Wien di Vienna. Un dialogo che si muoverà anche in relazione alla pubblicazione di Silvia Ronchey insieme a James Hillman, L’ultima immagine, tra gli esiti più recenti della sua lunga collaborazione con lo psicanalista statunitense e, più in generale, dei suoi incontri con alcune delle figure più importanti della cultura contemporanea, da Claude Lévi-Strauss a Ernst Jünger, da Jean-Pierre Vernant a Elémire Zolla.
Consigli di lettura:
- Silvia Ronchey, La cattedrale sommersa. Alla ricerca del sacro perduto, Rizzoli, 2017.
- Silvia Ronchey, James Hillman, L’ultima immagine, Rizzoli, 2021.
venerdì 10 ottobre ore 18.00
Antonio Attisani e Laura Mariani
Antonio Attisani e Laura Mariani, due colonne portanti della storia degli studi teatrali contemporanei, saranno al centro di un dialogo intorno all’arte attoriale che prenderà le mosse dalle rispettive pubblicazioni più recenti: L’Ottocento delle attrici di Mariani e La rivoluzione artistica di Francesco di Attisani. Un intreccio tra due studi differenti che permetterà di attraversare nel modo più profondo le questioni che l’arte teatrale è in grado di far scaturire, in particolare per quanto concerne, appunto, la figura dell’attore, il suo essere corpo che si muove tra rappresentazione, evento ed estasi, il suo declinarsi al femminile attraverso esponenti che, già dal XIX secolo, hanno mostrato come in nessun campo, come nel teatro, le donne hanno compiuto un percorso tanto significativo che va dall’esclusione al protagonismo e all’esercizio del potere. Un percorso di riflessioni ricco della pluridecennale esperienza tanto di Attisani, che nasce come attore teatrale per poi divenire operatore culturale, critico teatrale e docente all’Università di Torino, che di Mariani, storica del teatro e storica delle donne, che ha dedicato la propria vita allo studio dell’attore e soprattutto delle attrici, anche attraverso la cattedra di Storia dell’attore presso l’Università di Bologna.
Consigli di lettura:
- Antonio Attisani, La rivoluzione artistica di Francesco. Un teatro che non è stato e forse sarà, Cronopio, 2025.
- Laura Mariani, L’Ottocento delle attrici. Da Carlotta Marchionni a Eleonora Duse, Viella 2024.
sabato 18 ottobre ore 18.00
Antonio Moresco
L’ultimo appuntamento con i Parlamenti d’autunno del 2025 è quello con uno degli scrittori più radicali e importanti della letteratura contemporanea italiana: Antonio Moresco. Un’occasione preziosa per ragionare sulle possibilità della scrittura di farsi incontro incendiario con il passato per attraversare il presente e prefigurare il futuro nel modo più profondo, sulle modalità con cui la parola – anche nel suo declinarsi in testi per la pagina, per il teatro o per il
cinema – è in grado ancora di porsi come trance per un oltrepassamento del visibile, verso uno sfondamento di piani e di mondi capace di dirci ancora qualcosa di verticale e potente sul reale che viviamo. L’opportunità di ascoltare e confrontarsi con una delle voci più rilevanti del mondo letterario italiano, che conserva in sé un’idea di letteratura antica e ormai sempre più rara e che, come pochissimi altri, ha da sempre ingaggiato un corpo a corpo bruciante con i cosiddetti classici – da Leopardi a Melville, da Emily Dickinson a Kafka, da Cervantes a Virginia Woolf –, in una relazione viva che si manifesta in un vero e proprio dialogo, in una compresenza paradossale che forza i tempi, i generi e gli steccati angusti in cui si vuole circoscrivere l’arte letteraria oggi.
Consigli di lettura:
- Antonio Moresco, L’adorazione e la lotta, Mondadori, 2018.
- Antonio Moresco, Lettera d’amore a Giacomo Leopardi, Solferino, 2025.
CONVEGNO DELLA CRITICA
giovedì 9 ottobre dalle ore 15.00 alle 18.00
Teatro Astra