Bella Addormentata
Danza

Bella Addormentata

Compagnia Junior Balletto di Toscana
Nuova produzione per 16 danzatori

musica Pyotr Ilyich Tchaikovsky
drammaturgia e coreografia Diego Tortelli
direzione artistica Cristina Bozzolini
luci Carlo Cerri
costumi Santi Rinciari

Incontro con la danza

Sabato 16 dicembre ore 20.00
Domenica 17 dicembre 2017 ore 17.00
Condotto da Silvia Poletti, giornalista, critico ed esperta di danza.

Spettacoli

sabato 16 dicembre, 20:45Sala Maggiore
domenica 17 dicembre, 18:00Sala Maggiore

Viviamo in una società frenetica, in continuo cambiamento e con l'ossessiva ricerca della perfezione, che ci allontana sempre di più da noi stessi e dal mondo che ci circonda, dove nulla è perfetto, ma solo una costante lotta tra armonia e caos.
Reagiamo creandoci un immaginario perfetto persino nel rapporto di amore, ed è questa la prospettiva attualizzata di questa mia versione de "LA BELLA ADDORMENTATA" ambientata nelle strade frenetiche di una metropoli qualsiasi, dove tutti sono sempre di corsa alla ricerca disperata di realizzare il loro sogno "perfetto".
Tra le moltitudine si differenzia un giovane scrittore solitario, il protagonista di questa mia versione, autore di poesie d'amore, povero ed isolato dal mondo reale, proprio a causa della sua ossessione per la perfezione; egli trova solo conforto nei suoi sogni e nella sua immaginazione, creandosi un ambiente di pura fantasia, una stanza esclusiva per incontrare Aurora, figura perfetta dell’amore, frutto del suo inconscio, cui dedica poesie totalmente idealizzate ma sempre irrisolte, irreali, e fittizie.
Questa stanza dei sogni, è animata dai personaggi della vicenda con al centro un Aurora immaginata nella sua perfezione, in una presenza contrastata anche di Carabosse la strega crudele che altri non è che il suo alter ego, il suo lato scuro, le sue paure, il suo isolamento dal mondo reale.
Il punto di rottura delle sue ossessioni sarà allora quando riuscirà a sconfiggerlo, accentando sé stesso e portando la sua immaginata Aurora in un sogno profondo. Quella stanza vuota, quella pagina bianca si colmerà allora da parole, incontri e sensazioni reali e non illusioni di un mondo astratto.

Diego Tortelli

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Press

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